1991 - CHIESA DI S. ANDREA DI VIAREGGIO - IL CURATINO

1991 - CHIESA DI S. ANDREA DI VIAREGGIO - IL CURATINO

1991 I FRATI DELL’ ORDINE SERVI DI MARIA ORGANIZZANO I FESTEGGIAMENTI IN OCCASIONE DEL CENTENARIO DELLA MORTE DEL SANTO PADRE ANTONIO MARIA PUCCI IL “CURATINO” DA TENERSI NELLA CHIESA SANT’ANDREA A VIAREGGIO NEL 1982


Settembre 1991
Padre Giovanni Pratesi parroco di S. Andrea commissiona a Massimo Micheli una pittura.
Il “ritratto” del Curatino sarà collocato in Chiesa nella nicchia della Cappella al posto del Sacro Cuore.
Lascia libero l’artista per quanto riguarda la raffigurazione e la tecnica e vuole che usando l’immagine dipinta siano stampati manifesti e cartoline.
Tutto avviene come stabilito, l’opera cm. 105 X 70 (come il ritratto del Papa Giovanni Paolo II) è una tecnica mista forte e incisiva, è consegnata e alloggiata nella sede concordata. I manifesti e le cartoline sono pronti nei tempi stabiliti.
Consegna al pittore un libriccino biografico e lo scritto che segue.
Ricordiamo le tappe fondamentali della vita di padre Antonio M. Pucci: la vestizione dell’abito dell’Ordine dei Servi di Maria; il noviziato a Firenze nel convento della SS. Annunziata; la predicazione nella chiesa di S. Andrea, in cui priore per ventiquattro anni; il suo impegno a favore dei fanciulli, a cui dedicò ogni energia; la dedizione verso i poveri e i malati, la sua grande umanità testimoniata in occasione dell’epidemia che colpì la città negli anni 1854-1856; il suo rapporto fraterno con pescatori e marinai che andavano verso lontani approdi con la benedizione del loro Curatino e che tornando a salvamento Lo ritrovavano ogni volta, assieme ai familiari, sulla banchina del porto.
Dopo la morte, il Curatino fu protettore dei naviganti assieme a Maria Addolorata, Stella del Mare, venerata in S. Andrea.
L’impegno del Curatino fu sempre rivolto alla cura delle anime e al miglioramento delle condizioni di vita dei parrocchiani; un impegno spirituale e civile che gli stessi laici rispettarono sempre e profondamente.
Morì il 12 gennaio 1892 e tutti vollero chiamarlo Santo per il bene ricevuto e per le molte guarigioni. Nel 1952 fu decretata la Beatificazione Dal Papa Pio XII, la santificazione si conclude con la Canonizzazione il 9 dicembre, con il pontificato di Papa Giovanni XXIII.
ANNULLO FILATELICO SPECIALE
Per iniziativa del circolo Filatelico Apuano di Viareggio le Poste Italiane hanno autorizzato l’annullo speciale dedicato al 100° anniversario della morte di S. Antonio Maria Pucci, recante la data 12 gennaio 1992.



Il dipinto e’ stato realizzato da Massimo Micheli con tecnica mista su cartone cm. 70x100
la proprieta e’ dei frati dell’ ordine dei servi di Maria , chiesa di S. Andrea (Viareggio)
L’opera e’ stata riprodotta su manifesti e cartoline con annullo speciale.


TRAMONTO SERENO n.11 EDIZIONE A. C.

CASA di RIPOSO SACRO CUORE di GESU’ VIAREGGIO

PRIMO CENTENARIO DELLA MORTE DEL SANTO CURATINO di VIAREGGIO
12 GENNAIO 1892 – 12 GENNAIO 1992

Di Mario Pellegrini
Con una semplice, ma quanto mai significativa cerimonia, sono iniziate a Viareggio nella Basilica di S. Andrea, le celebrazioni per il primo centenario della morte di S. Antonio M. Pucci, meglio conosciuto come il Santo Curatino di Viareggio, avvenuta il 12 gennaio 1892. 
Alla presenza di mons. Bruno Tommasi, Arcivescovo di Lucca, di Padre De Vittorio, priore provinciale dei Servi di Maria in Toscana, del dott. Antonio Cima, sindaco della città, dell’intera comunità religiosa del Convento di S. Andrea e di un centinaio di fedeli, sono stati presentati ufficialmente: il quadro collocato nella nicchia sopra l’altare, il manifesto da esso ricavato e i sei bassorilievi di bronzo collocati ai lati dell’altare dove si conservano le spoglie mortali imbalsamate del Santo Curatino. 
Per quanto concerne la pittura, opera del prof. Massimo Micheli, viareggino di nascita e lucchese di adozione, già autore di notevoli dipinti a carattere religioso, si deve dire subito che si tratta di un lavoro di eccezionale fattura, di elevata spiritualità e dal significato universale. Lasciamo all’autore l’interpretazione dell’opera che supera l’agiografia per approdare alla visualizzazione interiore di S. Antonio M. Pucci.
“Di proposito, non ho voluto attenermi alle linee tradizionali del Santo Curatino, nonostante che abbia esaminato a lungo l’unica piccola foto esistente. Ho voluto invece dare molta importanza alla vita interiore del Curatino, al suo animo di pastore zelante. Le sue mani innalzate, leggermente illuminate nelle punte, vogliono esprimere il contatto continuo con la presenza di Dio. Il volto austero ma insieme paterno, vuole indicare chi è sempre disponibile ad accogliere, ascoltare chiunque cerca conforto e perdono. In una sola frase: è l’uomo di Dio che si da tutto a tutti, sempre disponibile a distribuire il pane e il perdono, com’era realmente il Curatino.
L’autore infine dice:- Il volo dei gabbiani verso il cielo azzurro, simboleggia il viaggio di tutti verso il cielo. Il piccolo tocco di mare, richiama infine il luogo dove il Santo ha svolto il suo Apostolato di parroco: Viareggio.
L’articolo prosegue.“Omissis”.

VIAREGGIO ANNO 2010 - Cristiana Vettori entrando nella Chiesa di S. Andrea non vede più l’immagine realizzata dal marito Massimo Micheli. Cerca il Padre Priore e gli chiede: “ Dov’è stata messa la bellissima immagine del Santo Curatino che era collocata in Chiesa?
La risposta del Priore: “ E’ stata trasferita in convento nella camera del Santo.”

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