3 APRILE 1981 - MICHELI ESPONE NEL "SUO CASTELLO " SULLE MURA DI LUCCA
INCONTRO ALLO STUDIO
MOSTRA DI UN GIORNO
3 aprile 1981 LA NAZIONE LUCCA
LI HA RIUNITI TUTTI NEL SUO “CASTELLO”
Originale idea di Massimo Micheli che ha invitato tutte le autorità, sindaco in testa, a vedere dove lavora.
Il pittore Massimo Micheli ha invitato amici e appassionati d’arte a un incontro nel suo studio presso il Castello di Santa Maria, sopra Porta Giannotti.
Non è la prima volta che il pittore propone quest’originale iniziativa e anche questa è stata un successo. Da Firenze, Montecatini, Pistoia, Viareggio, Carrara oltre che da Lucca, sono intervenute quasi trecento persone, fra cui autorità cittadine, personalità del mondo della cultura, dell’arte e dello spettacolo. Sono stati notati L’Arcivescovo Mons. Agresti, il sindaco Favilla, il senatore Pacini, il provveditore agli studi Rizzuti, la sig. Lenzi del Soroptimist, il medico provinciale dott. Pazienza, Beppe Ardinghi e altri.
La “Madonna Vestita” è stata l’opera che ha richiamato l’attenzione di tutti, e che Micheli ha sensibilmente rappresentato in due modi diversi: la prima con cesure di ritmo cromatico, la seconda con pacatezza e dolcezza particolari. “La storia d’amore”, “Le pine”, “IL giardino”, “Il ventaglio rosso”, “La cassa”, “La capinera” sono altri soggetti, presenti per un incontro di sacralità e astrazione, che hanno largamente interessato i presenti. La RAI, terza rete, ha a lungo ripreso l’incontro, che sarà trasmesso nel TG3 in uno dei prossimi giorni.
MOSTRA DI UN GIORNO
3 aprile 1981 LA NAZIONE LUCCA
LI HA RIUNITI TUTTI NEL SUO “CASTELLO”
Originale idea di Massimo Micheli che ha invitato tutte le autorità, sindaco in testa, a vedere dove lavora.
Il pittore Massimo Micheli ha invitato amici e appassionati d’arte a un incontro nel suo studio presso il Castello di Santa Maria, sopra Porta Giannotti.
Non è la prima volta che il pittore propone quest’originale iniziativa e anche questa è stata un successo. Da Firenze, Montecatini, Pistoia, Viareggio, Carrara oltre che da Lucca, sono intervenute quasi trecento persone, fra cui autorità cittadine, personalità del mondo della cultura, dell’arte e dello spettacolo. Sono stati notati L’Arcivescovo Mons. Agresti, il sindaco Favilla, il senatore Pacini, il provveditore agli studi Rizzuti, la sig. Lenzi del Soroptimist, il medico provinciale dott. Pazienza, Beppe Ardinghi e altri.
La “Madonna Vestita” è stata l’opera che ha richiamato l’attenzione di tutti, e che Micheli ha sensibilmente rappresentato in due modi diversi: la prima con cesure di ritmo cromatico, la seconda con pacatezza e dolcezza particolari. “La storia d’amore”, “Le pine”, “IL giardino”, “Il ventaglio rosso”, “La cassa”, “La capinera” sono altri soggetti, presenti per un incontro di sacralità e astrazione, che hanno largamente interessato i presenti. La RAI, terza rete, ha a lungo ripreso l’incontro, che sarà trasmesso nel TG3 in uno dei prossimi giorni.
![]() |
1981 - Madonna vestita - tempera su tavola cm.90x120 ___ |
![]() |
_1981 - Madonna vestita - tempera su tavola cm.70x140 |
24 aprile 1981 IL TIRRENO
PITTURA
LA RECENTE OPERA di MICHELI
Di Cristiana Vettori
Il pittore Massimo Micheli ha incontrato nel suo studio al Castello di Porta Santa Maria, nei giorni scorsi, le autorità cittadine, le personalità del mondo della cultura, dell’arte e dello spettacolo e i suoi più intimi amici che conta numerosi, oltre che a Lucca, a Firenze, Montecatini, Pistoia, Carrara e Viareggio, dove è nato quarantacinque anni fa. Era presente anche la terza rete della Rai –Tv, che ha registrato per il TG3 un interessante servizio.
In tale occasione, Micheli ha presentato agli ospiti una sua opera recentissima “La Madonna vestita”, che ha rappresentato in due modi diversi. La prima, in senso cronologico con cesure di ritmo cromatico tese ad accentuare nel dipinto una profonda drammaticità e la seconda con una pacatezza e una dolcezza che accendono nella mente il richiamo affettivo della Madre.
Tutte le pitture di Micheli, che predilige dipingere a tempera e affresco, tecniche di cui conosce ogni segreto, sono animazioni di colore-materia.
Dice l’autore: Voglio che le mie figure, i volti, i sentimenti espressi dai miei personaggi, non si riferiscano a situazioni e a stati d’animo passeggeri, ma a sensazioni durevoli, fissate nel tempo che, pertanto, può essere quello di oggi, come quello di secoli passati, come quello di un futuro tuttavia imprevedibile.
In un flash che vuole semplicemente fissare un incontro tra amici non è possibile tentare un’indagine critica delle opere di Micheli, che sono tante e tutte molto valide.
Da alcuni anni l’artista è proteso verso ricerche spirituali profonde: lo testimoniano le molte opere sacre che niente concedono alla decorazione e alla transitorietà.
PITTURA
LA RECENTE OPERA di MICHELI
Di Cristiana Vettori
Il pittore Massimo Micheli ha incontrato nel suo studio al Castello di Porta Santa Maria, nei giorni scorsi, le autorità cittadine, le personalità del mondo della cultura, dell’arte e dello spettacolo e i suoi più intimi amici che conta numerosi, oltre che a Lucca, a Firenze, Montecatini, Pistoia, Carrara e Viareggio, dove è nato quarantacinque anni fa. Era presente anche la terza rete della Rai –Tv, che ha registrato per il TG3 un interessante servizio.
In tale occasione, Micheli ha presentato agli ospiti una sua opera recentissima “La Madonna vestita”, che ha rappresentato in due modi diversi. La prima, in senso cronologico con cesure di ritmo cromatico tese ad accentuare nel dipinto una profonda drammaticità e la seconda con una pacatezza e una dolcezza che accendono nella mente il richiamo affettivo della Madre.
Tutte le pitture di Micheli, che predilige dipingere a tempera e affresco, tecniche di cui conosce ogni segreto, sono animazioni di colore-materia.
Dice l’autore: Voglio che le mie figure, i volti, i sentimenti espressi dai miei personaggi, non si riferiscano a situazioni e a stati d’animo passeggeri, ma a sensazioni durevoli, fissate nel tempo che, pertanto, può essere quello di oggi, come quello di secoli passati, come quello di un futuro tuttavia imprevedibile.
In un flash che vuole semplicemente fissare un incontro tra amici non è possibile tentare un’indagine critica delle opere di Micheli, che sono tante e tutte molto valide.
Da alcuni anni l’artista è proteso verso ricerche spirituali profonde: lo testimoniano le molte opere sacre che niente concedono alla decorazione e alla transitorietà.
Commenti
Posta un commento