VIAREGGIO MISERICORDIA AFFRESCO “IL BUON SAMARITANO “ SALA DEL CONSIGLIO - SCRITTO

VALUTAZIONE TECNICA E ARTISTICA DELL’ AFFRESCO di CRISTIANA VETTORI MICHELI
L’opera pittorica realizzata ad affresco da Massimo Micheli nella sala del Consiglio della Misericordia di Viareggio in via Cavallotti sviluppa tematiche articolate e complesse il cui fulcro è rappresentato dal gesto di soccorso a un ferito.
Per procedere in modo corretto e approfondito alla lettura dell’opera d’arte contemporanea l’osservatore deve considerare parallelamente tre elementi distinti ma convergenti affrontando la lettura tecnica, la lettura formale e la lettura dei contenuti.
Solo pochissimi confratelli, i più attenti e sensibili, hanno seguito lo sviluppo creativo documentandosi con domande rivolte all’artista per comprendere il valore dell’opera che prendeva forma concreta con il trascorrere del tempo. In considerazione di ciò scrivo questa breve nota affrontando sinteticamente i tre diversi elementi da considerare per comprendere compiutamente l’opera realizzata nella vostra sede.
1) LETTURA TECNICA – SVILUPPO DEL LAVORO
L’artista ha disegnato 13 cartoni preparatori con figure a grandezza naturale studiate solo con l’intento di sviluppare i temi compositivi, ha disegnato due spolveri di ogni cartone buchettandone uno. Gli spolveri buchettati sono stati utilizzati da pittore per eseguire la sinopia sull’arriccio. La sinopia è la composizione globale dell’affresco, disegnata con pennelli intrisi di terra rossa, sul primo strato d’intonaco (arriccio) ruvido e rasposo. In seguito il muratore prepara le porzioni giornaliere d’intonaco fresco che l’artista dipinge con acqua e pigmenti cromatici speciali. Gli spolveri non buchettati sono stati utilizzati per realizzare l’incisione disegnativa sull’intonaco liscio che riproduce tutti gli elementi compositivi presenti nella sinopia. I pigmenti utilizzati, uniti solo ad acqua e stesi sull’intonaco fresco, che ha una durata di assorbenza di sei / sette ore, sono trattenuti e cristallizzati dalla pellicola di carbonato di calcio che si formata sulla superficie dipinta a contatto con l’aria.
Questa particolare tecnica, difficile e impegnativa, ha visto l’artista intento a riprodurre ben sei volte ogni figura tenendo conto dei tagli e delle attaccature, dei risultati cromatici visibili correttamente solo dopo l’essiccazione dell’intonaco la cui validità è strettamente legata all’esperienza e alla capacità, ma tutti questi elementi sarebbero ben poca cosa se non esistessero i messaggi contenuti nell’opera.
2) LETTURA FORMALE - 3) LETTURA DEI CONTENUTI
A sinistra i pescatori, in piedi e seduti con gli strumenti e i frutti del loro lavoro, rappresentano i puri di spirito, forse i più attenti a comprendere i valori veri, il significato profondo della vita e dell’amore per il prossimo, staccati dalla corsa al denaro e al potere, sono immersi in una luce calda e sognata. Accanto ai pescatori vi è un gruppo di figure pervase da una luce più diafana e spirituale. Queste immagini sono particolarmente importante vive nel cuore dei Viareggini per l’esempio morale (Del Chiaro), per l’impegno sociale (Barsacchi). Per l’esempio spirituale (Curatino). Il Curatino partecipa all’azione con un gesto simbolico, è portatore di un ramoscello d’ulivo, così all’atto di soccorso unisce un messaggio di speranza e di pace. Il fulcro della composizione è centrale rispetto alla parete, vi è rappresentata la parabola del “Buon Samaritano” interpretata dall’artista nella contemporaneità. L’uomo soccorre un ferito, colpito da arma da fuoco, vistosamente sporco di sangue, il Samaritano e il ferito occupano lo spazio dominandola parete concava;sono figure drammatiche investita da una luce che ne scolpisce i gesti esaltandone i contenuti. Anche il cielo si fa più vivido e i gabbiani gridano un canto di dolore e di speranza. Vicino al Samaritano vi è il feritore, impugna ancora la pistola ed è sbilanciato nel gesto della fuga, la morte lo sovrasta. I colori vibranti e scuri esaltano la drammaticità dei contenuti. A destra il messaggio assume toni di accusa verso l’indifferenza, il compiacimento per la posizione sociale conquistata sottolineata dal plauso dello stolto, il disinteresse, la curiosità e la superficialità.La composizione figurativa converge al centro formando un “viale di umanità”che esalta l’atto di amore verso il prossimo facendo diventare questo Buon Samaritano un monumento di fede e di speranza.
L’opera pittorica ricca di valori e di significati profondi è stata realizzata da Massimo Micheli con grande serietà professionale e sforzo finanziario personale, accettò l’incarico perché intendeva con esso esprimere il suo attaccamento all’Ente che lo aveva visto impegnato da bambino e da giovane e alla sua città natale dalla quale manca da trenta anni.
Nella certezza che l’opera sia capita e apprezzata dai confratelli e dalla cittadinanza, studiata più approfonditamente, porgo i miei saluti.
Cristiana Vettori Micheli
PERIODICO - MISERICORDIA VOLONTARIATO 8 - Collana “Quaderni del Volontariato”,Diretta da Giovanni Scarabelli, mese di novembre 1990
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